martedì 6 maggio 2014

RECENSIONE: Tu, mio (Erri De Luca)


TRAMA:
C'è un'estate brusca nell'età giovane in cui si impara il mondo di corsa. In un'isola del Tirreno, alla metà degli anni Cinquanta, un pescatore che ha conosciuto la guerra e una giovane donna dal nome difficile, senza intenzione trasmettono a un ragazzo la febbre del rispondere. Qui si racconta una risposta, un eccomi, decisivo come un luogo di nascita.
"Tu, mio" è un racconto di superamento della cosiddetta "linea d'ombra", centrato sul passaggio dai privilegi dell'adolescenza alla ruvidezza della maturità. Oltre le illusioni della giovinezza si apre il campo dell'avventura nell'esistenza; e questa avventura, ogni adolescente lo scopre con dolore, con sofferenza, non potrà essere mai cifrata negli schemi delle consolazioni giovanili. (Enzo Siciliano)


RECENSIONE:
Tu, mio è un romanzo di Erri De Luca pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nel 1998.
Il romanzo è raccontato in prima persona e parla delle vicende vissute da un ragazzo durante un'estate passata sull'isola di Ischia. Il libro affronta varie tematiche che caratterizzano la fase adolescenziali quali la solitudine, l'amore, il farsi accettare dai più grandi, ecc.
In realtà all'inizio mi ha preso meno dell'altro libro di De Luca che avevo letto (In nome della madre), ma andando avanti, mi sono ritrovata a macinare pagine, senza accorgermi.
Il protagonista ha sedici anni, una vita davanti, alla scoperta del suo corpo che cambia, e facendo i conti con un amore impossibile, e un amore che trascende i secoli e la morte.
Strana storia, molto intima e strana allo stesso tempo. Molti hanno detto che De Luca è un maestro della narrativa contemporanea, e non posso dire che non sia così, ma il bistrattato "In nome della madre" mi è piaciuto di più.



« Tu, mio è un racconto di superamento della cosiddetta "linea d'ombra", centrato sul passaggio dai privilegi dell'adolescenza alla ruvidezza della maturità. Oltre le illusioni della giovinezza si apre il campo all'avventura nell'esistenza; e questa avventura, ogni adolescente lo scopre con dolore, con sofferenza, non potrà essere mai cifrata negli schemi delle consolazioni giovanili »
(Enzo Siciliano)

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